🔵 Veronese: ” Decreto coesione, non è la strada per politiche basate sull'equità

🔵 Veronese: ” Decreto coesione, non è la strada per politiche basate sull’equitĂ 

📄 “Il decreto coesione è un’ulteriore norma che, passo dopo passo, accentra poteri e prerogative a Palazzo Chigi. Nel decreto permangono tutta una serie di criticità, a iniziare dall’assenza di un approccio innovativo alla coesione, che viene affrontato con provvedimenti in larga misura già sperimentati nel passato.

Si abbandona la strada di una governance multilivello e multi-partecipativa quando invece servirebbero un forte coordinamento e un’azione armonica tra i vari livelli istituzionali, sostenendo la capacità amministrativa delle Regioni e dei territori, anche attraverso un massiccio piano di assunzioni di personale a tempo indeterminato e con la formazione e riqualificazione degli attuali dipendenti.

‼️ Solo così potremmo abbandonare numeri da prefisso telefonico nell’impiego delle risorse comunitarie. Infatti, a due anni dall’avvio di programmazione 2021-2027, i dati relativi alla spesa effettiva sono emblematici e alquanto preoccupanti: su 75 miliardi di euro abbiamo impegnato il 7,8% del totale (5,8 miliardi di euro) e rendicontato alla Commissione Europea solo lo 0,94% (706 milioni di euro).

Una fotografia cha fa il paio con la programmazione 2014-2020, che si è chiusa lo scorso dicembre e che vede una situazione molto critica, da allarme rosso, in quanto ancora dobbiamo rendicontare a Bruxelles, entro il 31 dicembre di quest’anno, 12,3 miliardi di euro.

✖️ Quanto al pacchetto lavoro, “strombazzato” ai quattro venti alla vigilia del 1° maggio si tratta di misure “una tantum” e non strutturali, con risorse distribuite a pioggia senza porre delle condizionalità. Non è certamente questa la strada per politiche basate su equità, solidarietà e contrasto alle disuguaglianze territoriali, generazionali e di genere”.

🔵 La dichiarazione della segretaria confederale Uil, Ivana Veronese.

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